Calca di glicini.
S'è fatto largo, il pero,
a gomitate.


Erba bagnata.
Il sole la riscalda
e se la fuma.

Chissà se l'onda
si pensa mare, oppure
cosa privata?

Culetto svelto,
gambe lunghe e bei piedi.
La vita in giù.


Diritti umani
e rovesci quadrumani,
pensa il tennista.


Neppure gli occhi.
S'è imburcata un po' troppo,
la mezzaluna.

Rosa e rotondi

erano l'alba, il mondo
ed il passato.

Il cardellino
parlotta a bassa voce
e io non capisco.

Appesa a un filo
- borbotta il mouse - la vita
di tutti i topi.

Non saprei proprio,

tra cicala e tarantola,
chi sia più ipnotica.

Sopporto pochi
e, quei pochi, per poco,
me non escluso.

Se l'è svignata,
il passero, nel dubbio
se io sia o no innocuo.

È per amore
che s'ammazza più gente
e non per odio.

Braciola in bocca,
conscia d'aver rubato,
la gatta svicola.

Pioggia fittissima.
Bella a vedersi, se
si è sotto un tetto.

Mobile, ma
più che una piuma al vento,
la donna è un pendolo.