Bar sulla spiaggia.
Con un ragno funambolo,
Martini e olive.

S'apre una rosa.
Tutto quel che puoi fare
è inginocchiarti.

Povero gatto.
È un marameo di rondini
irrispettose.

Niente da perdere,
niente da guadagnare:
felicità.

Il tordo spara
pallini di mimosa
sul cacciatore.

Serve a pulirlo
e non a riprodurlo,
la carta, il culo.

Grigio stupore
sulla faccia del geco,
al mio apparire.

Topi su topi.
Oggi perfino il cielo
è grigio topo.

Quando fa freddo
il gatto delle nevi
miagola in diesel.

Amo novembre,
il mese in cui fioriscono
i cimiteri.

A tutto gas.
Gas chamber, campingaz
e Gaza strip.


Quando fa freddo,
sulle strade ferite
si sparge sale.

Forse ha sei anni.
Certo ha una mano tesa
e i piedi nudi.

Ma quanto è mesto
tornare dal lavoro
col buio pesto?

Io, calze umide.
L'inverno, piedi freddi.
Che bella coppia.

Tergiversare
è girare le terga,
non dare il culo.

L'ape lo sa.
Per battere le ali
servono i muscoli.

Zig zag di lucciole,
tutte intorno all'ubriaco
in bicicletta.

Qualche anno fa
c'era vita, nel fosso,
sotto la schiuma.

Lo devo ammettere.
Talvolta ci ho pisciato,
nel lavandino.

È primavera.
Anche l'armadio sogna
di germogliare.

La gente semplice
imbandisce una tavola
con due sorrisi.

Lungo le strade
troppi fiori sfioriscono
vendendo amore.

Sopra le nuvole
che scorrono sul fondo
guizza una trota.

Li amo, riamata.
I fiori non lo sanno
che sono vecchia.

Solo in due casi
puoi bere: in compagnia
o in solitudine.

Il sole ride
coi mille denti d'oro
della pannocchia.

Dice "son vivo"
in alfabeto morse,
il nascituro.