Zanzare e rondini,
se fissi il cielo, a volte
sembrano simili.

Il più possibile
flessibile e adattabile
all'Insondabile.

Perché il basilico
ha le foglie convesse,
non piatte o concave?

Un gentiluomo,
sì, certo, eppure insieme
un buontempone.

Il tronco accetta
il suo colpo d'accetta
senza fiatare.

Foglia di vite,
ti prepari a volare
rossa di vino.

Occhi di vacca,
mansueta, dolce. E il viso
di luna piena.

Green grass, trifoglio
grasso di terra grassa.
E vacche grasse.

Piove. Il piccione
allaccia l'impermeabile
e non si sposta.

Lana cardata,
il cielo. E il Tosatore
chiama altri agnelli.

Rende chiunque
protagonista, l'occhio
di bue del sole.

Spago, non chiodi,
perché nulla è più stabile
del provvisorio.

Oggi è di spatola,
anziché di pennello,
l'Affrescanuvole.

C'è un nonsoché,
nei passi del piccione,
di lussurioso.

Un pentifoglio?
Cercavo un quadrifoglio
e ... troppa grazia.

Dietro una nuvola
di zucchero filato,
ecco il Bambino.

Terra bagnata.
Un sentore di femmina
ristagna, greve.

C'è un buco, in cielo,
e il fuoco retrostante
ne fuoriesce.

Profumo verde,
che attanaglia la gola.
Bombe al basilico.

Una formica
affronta una farfalla.
E questa fugge.

Cornacchia o condor
che sia, mi scruta in modo
un po' allarmante.

Bacche, rubini;
foglie, smeraldo e oro.
È un'alba ricca.

Il privilegio
del sangue di rugiada
l'ha solo l'acero.

Voglio finirla
recitando il rosario,
come le nonne.