Solo chi soffre
di vera nostalgia
guarda al futuro.

Ho sempre amato
chi, imparando a volare,
va in retromarcia.

Che cosa opporre
a chi s'oppone a nulla,
se non il nulla?

Andar di corpo
è come andar di spirito,
'ché l'anima s'accoda.

Poco loquaci,
le quercie, è vero, ma
anch'io non scherzo.

Il sole dà
e noialtri prendiamo,
a senso unico.

La debolezza
verso di Te è la forza
avverso i forti.

L'ape lo sa.
C'è più gioia nel dare
che nel ricevere.

Locomozione
non svelta, ma efficace,
la tua, lombrico.

Seguo a fatica
uno stormo di rondini.
Mi duole un'ala.

Una formica
e un petalo di glicine:
io e uno spinnaker.

Rondini a coppia,
avide di carezze
e di zanzare.

Un culo simile,
se fa stronzi, li fa
d'oro massiccio.


Tutto a puttane.
E una certa allegria,
in questo sfascio.

Passero zoppo,
il tuo canto di lode
è il più apprezzato.

Le rogne autentiche
non è che si risolvano.
È che si scordano.

Piedi malfatti
vogliono scarpe chiuse,
se si ha un bel viso.

Ragnetto rosso,
se io corressi così
sarei Flash Gordon.

Gomma bucata.
Pari opportunità?
No. Serve il maschio.

In primavera,
camminare e far danni
sono sinonimi.

Chi vende il culo
è zoccola. Chi l'anima,
è giornalista.

Il lisciabusso
lo dovremo temere
anche da morti?

Felicità.
Alcuni se la creano,
altri la inseguono.

Non la schiacciare,
questa mosca. Non vedi
che sta pregando?

La rosa sgocciola.
Sembra una corda d'arpa
ogni sua foglia.

Zizze e sazizze.
A viver come bruzii
hanvi due gioie.
 
Tappeto giallo,
per gli svelti piedini
della forsizia.

Vecchie abitudini,
cadute ad una ad una,
come birilli.

Liberazione
è ammazzare i bisogni
l'un dopo l'altro.

Temo davvero
che non ne uscirò vivo
da questa vita.

Dopo il lavoro,
la spesa, ultima dea
della giornata

Tutti alla questua,
e passerotti e mosche,
dei miei spaghetti.

Una balestra
pronta a lanciare passeri,
il bambù tenero.

Nocciola, avorio
e, il collo, ebano e cremisi.
Fior di piccione.

Ben affilata,
la falce della luna
taglia le nuvole.

Felicità
è un posto all'ombra, caldo
e silenzioso.

Mute, sareste
assai più accattivanti,
moglii e cornacchie.

Vestito plumbeo
e cravatta d'argento,
si va alla fossa.

Profumo forte,
mischio di muschio e maschio,
sotto le ascelle.

Bello, dormire
su un letto d'ospedale
e non svegliarsi.

Non c'è una nuvola.
Il cielo sembra l'opera
d'un carrozziere.

Senza speranze,
ma anche senza timori,
l'indifferenza.

Complice il vento,
se ne va dove vuole,
la foglia secca.

Sebbene i medici
abbian fatto di tutto,
non sono morto.

Non ho mai avuto
paura di morire.
Semmai, di vivere.

Vista la luce,
lo stronzo non rimpiange
l'oscurità.