Haiku su haiku.
Una vita scandita
da un verso all'altro.

Ce la farai,
ti si vede dagli occhi,
gatto malato.

Uno scoiattolo,
carabiniere col
pennacchio al culo.

Merlo chiattone.
È degna d'un pinguino,
la tua pinguedine.

Nello sportello
della stufa, un ramarro
morto di freddo.

Lettera aperta
di raccomandazione,
la tua bellezza.

Un aforisma
è un haiku senza metrica.
Non viceversa.

Ci vuole ordine,
in tutti i cassettini
della memoria.

Causa di (e
rimedio a) tutti i mali,
il matrimonio.

È sempre estate,
con tre o quattro cicale
dentro le orecchie.

Se la lunghezza
del pennello facesse
il buon pittore ...

Ogni imbecille
riesce a scrivere un saggio.
Un saggio, no.

La vita è un dosso.
Acceleri in salita,
freni in discesa.

"Se non si è nobili,
ci si può laureare".
Così il barone.

Con le scie chimiche,
PIOVE, GOVERNO LADRO
non è un'iperbole.

L'acqua di mare,
più ne bevi, più hai sete.
Come il denaro.

Nei tempi d'oro
i servi erano famuli,
cioè "di famiglia".

Ti so di stanza
dentro di me e a distanza
fuori di me.

Beati i fessi,
i fragili, gli oppressi
da loro stessi.