Si aspetta tutto,
lei da lui. Lui da lei,
solo una cosa.

Dello zampone,
la gatta lascia il lardo
e le lenticchie.

Mi guarda storto,
certa ch'io sia colpevole,
la poliziotta.

Solo chi ha fede
sa che quanto succede
deve succedere.

Sta con se stesso
chi non sta con alcuno.
Non si è mai soli.

Dilemma: l'alcool
uccide il vivo, ma
conserva il morto.

Saremmo mai
sbarcati sulla luna,
senza TV?

Coscienza esterna,
l'onore. La coscienza,
onore interno.

Dato di fatto.
Lo chiamano realtà,
ma è fantasia.

La solitudine
o la volgarità.
Non c'è altra scelta.

È preferibile
vedere nero. Il bianco
si sporca sùbito.

Se leggo i danni
provocati dal fumo,
smetto di leggere.

L'intelligenza
sta alla socievolezza
in dose inversa.

Felicità
è omnia mea mecum porto,
anche i dolori.

È come l'uomo,
la macchina. Fa tutto,
fuorché pensare.

O l'uno o l'altro.
I soldi, è meglio spenderli
o guadagnarli?

Il matrimonio.
Non ancora, da giovane.
Da vecchio, mai.

La solitudine.
Non tollera se stesso
chi non la tollera.

Cortesia è
ignorare la propria
e l'altrui puzza.

Pensare che
post hoc sia propter hoc
fa cieco il buio.

Fa bene correre,
specie se appresso al feretro
di chi correva.


Se non ci vado,
ai funerali altrui,
verranno al mio?

Scorro le analisi.
Salvo complicazioni,
sto per morire.

Temo il giudizio
dei morti ben più di
quello dei vivi.


L'ultimo viaggio
questo ha di bello, che è
senza valigie.